Umanizzazione della pena, piccole modifiche al c.p. con l’inserimento del reato di peculato per distrazione e proroga di un anno per l'entrata in vigore del nuovo Tribunale della Famiglia.
Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio illustra in conferenza stampa le novità salienti del nuovo DL Giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri il 3 luglio scorso. Al centro del provvedimento il tema dell’umanizzazione della pena, piccole modifiche al codice penale con l’inserimento del reato di peculato per distrazione. Il provvedimento proroga di un anno l’entrata in vigore del nuovo Tribunale della Famiglia.
Nella conferenza stampa del 3 luglio successiva all’approvazione nel Consiglio dei Ministri del nuovo DL Giustizia, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio spiega i tratti salienti del nuovo provvedimento normativo. Per il Guardasigilli si tratta di un intervento vasto e strutturale che affronta in modo organico un vasto settore dell’esecuzione penale. Il testo contiene in coda anche norme di diritto sostanziale penale e processuale civile. Prevista poi una nuova norma nel codice penale che delinea il reato di peculato per distrazione allo scopo di rimediare alle preoccupazioni del vuoto di tutela che secondo alcune parti politiche sarebbe stato causato dall’abolizione dell’abuso di ufficio. La fattispecie penale di nuovo conio punisce con la reclusione fino a tre anni le condotte di distrazione di beni affidati al pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio, fuori dall’ipotesi più grave di peculato. In questo modo i sindaci, dirigenti, e appartennti ad amministrazione pubbliche vengano indagati se commettono un reato.
Infine, il provvedimento accorda il differimento richiesto dagli avvocati e dai capi degli uffici giudiziari per l’entrata in funzione dei tribunali della famiglia, prevedendo la proroga di un anno.