L'Organismo di Mediazione OMCI iscritto al n. 251 del registro presso il ministero, ribadisce al Governo ed in particolare al ministro di Giustizia, Avv. Paola Severino, di proseguire, anzi di riprendere la strada di diffusione della conoscenza della "mediazione" e di allargare l'obbligatorietà a tutti i diritti disponibili. E' necessario per completare un percorso di fiducia che anche i diritti dei minori, dei coniugi in separazioni e divorzio e della famiglia siano assorbiti nell'alveo "dell'esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione", così come già stanno facendo gli altri Stati d'Europa. Non più lunghe e costose spese di giustizia, ma accordi volontari tra le parti e il Tribunale che omologa l'accordo.
"Questo è far comprendere a tutti gli organismi pubblici e privati che c'è un profondo bisogno di mediazione da parte dei cittadini. Importante è farlo con onestà, serietà e professionalità. Solo con l'apporto di tutti la mediazione andrà molto lontano. Il mediatore professionale non impone ma propone solo soluzioni alle parti in lite. Questo è il principio che dovrà essere sempre fatto presente al cittadino".